Progetto di ristrutturazione e conversione a casa di vacanza di una scuola degli anni ‘30 a Ciappanico (SO).

Intervento: Ristrutturazione Edilizia e Interior Design
Luogo: Ciappanico (SO)
Anno realizzazione: 2018, 2021
Attività: Direzione artistica - Interior Design - Decorazione - Progetto Preliminare, Definitivo, Esecutivo, Direzione Lavori

Immagini di: Nicola Colella

Da anni abbandonata, era lì, sotto gli occhi di tutti ma nessuna la credeva degna di nota.

E invece, già dal primo incontro è stato chiarissimo il percorso per il recupero di quella vecchia scuola non solo nel ruolo di progettisti ma anche in quello di proprietari.

Siamo in Valmalenco, in provincia di Sondrio, dove numerosi sono i piccoli insediamenti rurali che a partire dalla metà del secolo scorso hanno visto un progressivo e inesorabile abbandono.

Non fa eccezione la località di Ciappanico a 1085 m. s.l.m., frazione di Torre di Santa Maria, che se intorno al 1930 contava un centinaio di abitanti, ora non ha più un solo residente e il 90% delle case versa in stato di avanzato degrado.

E’ il 1934 l’anno in cui, con le pietre del vicino torrente Torreggio, viene costruita dagli stessi abitanti, la scuola elementare per i bambini del paese che prima dovevano scendere fino alla frazione di Torre Santa Maria, per 300m. a valle.

A Erminio Dioli, poliedrico artista della valle, formatosi alla Scuola di Brera e creatore del cosidetto stile Malenchino, verrà affidata la decorazione con fregio a motivi geometrici e barocco/rococò, che include anche la rappresentazione del fascio littorio e del numero romano XII, a memoria della data di costruzione della scuola, 1934, ovvero del dodicesimo anno dell’era fascista.

Alienata dal Comune, la scuola di Ciappanico è stata acquistata e ristrutturata nel 2018.

Due i piani principali: a piano terra, si accedeva, dall’atrio di ingresso con la scala in pietra, la ringhiera in ferro e la lunga appenderia in legno, che sono state mantenute come in origine, all’unica aula della scuola.

Qui, raccontano gli anziani, una sola maestra insegnava a tutti i bambini, differenziando spiegazioni e compiti per classe di appartenenza: i più piccoli sedevano in prima fila e poi dietro, a scalare, i più grandi.

Una stufa alimentata dai ciocchi di legno che ogni studente portava con se tutte le mattine, forniva il calore nelle giornate più fredde insieme a quello che filtrava tra gli assiti del pavimento, proveniente dal piano inferiore dove in un grande camino si cuoceva il formaggio. Non era raro che durante le ore di lezione, risalissero in classe fumi e profumi.

Le ampie finestre , caratteristica unica in un contesto rurale di montagna, offrono un’ampia vista sulla valle e illuminano generosamente quella che ora è la nuova zona living con cucina a vista.

Qui, come nel resto della casa, numerose sono le scelte evocative di un passato che non si vuole dimenticare.

Un esempio su tutti, il grande quadro con alunni in divisa, di cui l’autrice è Lucia Cazzaniga (co-fondatrice dello studio e proprietaria) che come cornice ha riutilizzato quella della vecchia lavagna della scuola.

A piano primo le stanze private della maestra o del maestro, che alloggiava nella scuola dal lunedì al venerdì, sono ora comode camere che godono dell’inserimento di un nuovo bagno.

I lavori di ristrutturazione, eseguiti per lo più da maestranze locali, hanno interessato perlopiù l’inserimento dei nuovi impianti tecnologici, preservando quanto più possibile gli elementi originali, come le porte o il pavimento in assi di larice, che è stato integralmente mantenuto, ripulito ma non verniciato.

La ristrutturazione non si è limitata all’aspetto architettonico ma è stata arricchita da numerosi interventi di decorazione, recupero e arredo realizzati direttamente dello studio.

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